L’Acsi Sicilia Occidentale è lieta di fare la conoscenza degli studenti europei partecipanti al progetto Erasmusplus che vede tra i partner l’Istituto Professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione “Paolo Borsellino” di piazza Giovanni Bellissima a Palermo.
Gli studenti atterreranno in aeroporto nelle ore mattutine di sabato 21 e, dopo un breve stop presso la struttura alberghiera ospitante, saranno al village StraPapà dove proveranno le coreografie da presentare domenica 22 al termine della passeggiata.
Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Romania sono i paesi di provenienza dei circa 60 tra studenti e docenti accompagnatori presenti alla StraPapà. Ci hanno assicurato che anche loro si cimenteranno nella passeggiata per poi presentare in piazza Massimo le coreografie.
Proveremo a farveli conoscere più da vicino per condividere meglio gli obiettivi del progetto che sono quelli di aumentare la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale europeo attraverso la condivisione e lo scambio, per preparare i giovani e gli studenti a diventare “cittadini globali”, per diventare inclusivi piuttosto che comunità esclusive.
Ringraziamo l’IPSSAR Borsellino, il Dirigente Scolastico, la professoressa Cettina Catalano e tutto lo staff di docenti che abbiamo conosciuto durante la nostra visita per la graditissima presenza e per aver incluso la StraPapà tra le attività svolte all’interno del progetto europeo partito nel settembre 2018 che si andrà a chiudere a fine agosto di quest’anno.
Come ci evidenzia la Professoressa Catalano: “Il progetto è rivolto alla costruzione di una società futura in cui, essere consapevoli delle nostre origini permetterà di rivitalizzare la nostra democrazia attraverso concetti utopici e di avere una visione condivisa di comunità caratterizzata da responsabilità, diversità e apertura piuttosto che da segregazione. È più importante che mai che gli adolescenti si considerino protagonisti del loro futuro “europeo” condividendo gli ideali umanistici della tolleranza e della apertura verso altre culture”.